BURAN: LO SPACE SHUTTLE SOVIETICO

Il programma Buran, iniziato dall'Unione Sovietica nel 1976, aveva l'obiettivo di costruire un veicolo spaziale riutilizzabile come lo Space Shuttle (STS) degli Stati Uniti.
Osservandolo può sembrare praticamente identico alla controparte statunitense, ma in realtà è molto diverso.
La differenza che salta subito all'occhio sono i 4 booster alimentati a liquido, 2 in più di quelli dello Space Shuttle alimetati a solido.
Al contario del STS il Buran non era dotato di propulsione principale, infatti l'immissione in orbita era affidata al potentissimo vettore Energia (Энергия) e i piccoli motori venivano utilizzati solo per le manovre nello spazio.
Inoltre il Buran poteva volare in maniera completamente autonoma, quindi senza equipaggio, che per l'epoca era un traguardo eccezionale. 
L'URSS effettuò diversi test con modelli in scala prima di arrivare al 15 novembre 1988, il giorno del primo lancio di una navetta Buran.
Partì da Bajkonur ed effettuò un volo orbitale senza equipaggio di 206 minuti tornando a terra in perfette condizioni.
Questo fu l'unico volo di uno shuttle Buran dato che il programma venne abbandonato nel 1993 dopo il crollo dell'Unione Sovietica per mancanza di fondi.
In totale tra progettazione, costruzione e lancio il prezzo ammonta a circa 16,4 miliardi di rubli.
Tutt'ora, questo programma, viene considerato il più costoso e difficile mai realizzato dalla Russia.

Se volete scoprire com'era fatto lo Space Shuttle vi lascio il link ad un mio articolo precedente: https://pianetaspazio.blogspot.com/2020/07/comera-fatto-lo-space-shuttle.html

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